Eeh... il mio guerraepace... su un fatto che ha segnato la mia vita... e non solo la mia... qualcuno ha detto che quel giorno ci abbiamo rimesso la verginità... vero... abbiamo aperto gli occhi per non più richiuderli... gran brutto mondo... C’ero quel giorno in piazza Fontana... meglio ci sono stato un’ora dopo la strage... dopo un viaggio in tram con il mio amico Cesare De Marchi... dalla sede della Peruzzo dove redattoravamo-correttoravamo insieme... avvicinandoci alla piazza il rumor da scoppio accidentale di una caldaia si nitidava per quello che criminalmente era... una bomba... Ricordo... rivivo ancora quel pomeriggio d’inverno grigio brumoso... lo sconcerto... il fibrillio della piazza in crescendo antianarchico... montato a arte... rivedo il vecchio tarchiato con il cappotto da marinaio i capelli biancogrigi lunghi tirati all’indietro pettinati a acqua... insufflava di continuo nei capanelli Gli anarchici... sono stati gli anarchici... lo ritrovo a colloquio con l’ufficiale dei caramba... gli stivaloni neri... uno sul predellino di una jeep... nella via tra il palazzo dell’Arcivescovado e la sede della Feltrinelli... che avranno mai da dirsi?... il duetto aveva l’aria di qualcosa come il padrone che chiede conto al giannizzero della missione compiuta... Sono partito da questa reale capocchia di spillo... sono finito a non distaccarmi dalla prima pista emersa... la neroveneta... non trovando nessun memoriale di agente segreto italiano – i nostri da provinciali non si mettono purtroppo a autobiografarsi come i loro colleghi della Cia –... mi sono immaginato i perché e i percome di questa strage di stato... ci ho imbastito come chiave risolutrice un organigramma... con la sorpresa anni dopo... in una trasmissione televisiva... credo su Raistoria – qualcuno intervistava uno strano personaggio ancora giovane che dava l’aria di essere benissimo informato... lo sfondo era fisso... la telecamera non sgarrava di un millimetro... uno studio anonimo... a significare che non si doveva sapere né capire dove diavolo mai costui fosse... all’estero?... – di veder saltar fuori che l’organigramma è davvero esistito... e lo riprendono su un tavolo... un foglio di carta mezzo spiegazzato con nomi scritti a mano e uniti da lineette verticali come in un albero genealogico... meglio in una piovra gerarchica... Ho fatto un salto sul divano... diomio... la realtà supera sempre la fantasia...
nota
La prima parte di L’organigramma è l’unica cosa che sono riuscito a pubblicare... grazie a Giulio Mozzi... c’è nel sito Vibrisse...
https://vibrisselibri.wordpress.com/catalogo/lorganigramma/
be’ dell’intero romanzo c’è la versione audio... fatta benissimo... con musiche scelte e suoni carpiti e campionati magicamente dal Lollo... nome di battaglia di tante battaglie musicali... ora anche tecnico audio cunt i barbìs...
https://www.goodmood.it/?s=organigramma&x=9&y=7&post_type=product